Francesca Balboni
articolo uscito sul blog online La 27ora del corriere.it
dal titolo La Guardia di Fiananza, Twitter e le carriere femminili
articolo uscito sul blog online La 27ora del corriere.it
dal titolo La Guardia di Fiananza, Twitter e le carriere femminili
Con l’inaugurazione dell’account twitter della Guardia di Finanza (@GDF e #GuardiadiFinanza) , nella Giornata internazionale della donna, si apre una finestra sul mondo.
Una nuova modalità comunicativa come questa va senza dubbio nella direzione di avvicinarsi, anche simbolicamente, al cittadino, consentendo di raggiungere ed informare un numero sempre maggiore di persone. Il mondo dei socialnetwork, d’altronde, interessa ormai la maggior parte delle istituzioni pubbliche e private, che da tempo adottano strumenti di “comunicazione orizzontale” come twitter, facebook, instagram, e altre modalità analoghe.
Innovazione e festa della donna, dunque, come elementi associati in un interessante connubio.
L’ingresso delle donne in una istituzione originariamente maschile come le Fiamme Gialle risale al febbraio del 2000, in applicazione della legge 20 ottobre 1999, n. 380, determinando così un’apertura al sevizio militare femminile. Una novità che ha riguardato tutte le Forze Armate.
Quell’anno più della metà degli aspiranti al concorso per l'Accademia furono ragazze. Da allora l'arruolamento femminile ha riguardato anche le altre figure professionali rappresentate da finanzieri e marescialli. E’ interessante sapere che dal 2006 non sono più previste quote rosa, quindi l’accesso è aperto a tutti, senza differenze di genere. Nonostante ciò, la percentuale di ingressi femminili si è mantenuta complessivamente su una media di circa il 20 %.
Ma quante sono oggi le donne nella Guardia di Finanza?
Attualmente le donne arruolate sono 1663, il 2,82 % di tutto il personale in servizio. Di esse circa l’83 % è costituito da ruoli non direttivi (il 2,4 % del totale della stessa categoria), mentre il restante 17 % è costituito dalla categoria degli ufficiali che consiste nel 9 % della forza organica totale degli ufficiali in carica.
Da alcune testimonianze femminili raccolte è emerso come la scelta di arruolarsi provenga nella maggior parte dei casi dal desiderio di "contribuire in prima persona in qualcosa di concreto per il bene del Paese”, queste le parole di una giovane appartenente al corpo, ed anche per avere l’occasione di ottenere una professionalità altamente qualificata. La GdF, in poche parole, tutela l’economia legale e il corretto impiego delle risorse destinate al benessere della collettività e al sostegno delle politiche di sviluppo economico.
Da più di 15 anni, quindi, anche le donne svolgono la loro attività all’interno di questa istituzione, affrontando la quotidianità che ogni lavoro presenta, con l’aggiunta di tutte le difficoltà legate alla conciliazione dei tempi di lavoro con quelli familiari. Un’attività che, in alcuni casi, può presentare condizioni particolari, anche a causa della necessità di operare spesso a molti chilometri di distanza dai luoghi d’origine e dalle proprie famiglie. Anche per questo motivo sono diversi gli istituti a sostegno della famiglia e della maternità recepiti e adottati dalla Guardia di Finanza. Tra di essi, ad esempio, il ricongiungimento familiare e la concessione di assenze dal servizio per motivi familiari, i buoni bebè, i buoni scuola, le borse di studio e, in alcuni casi, anche i rimborsi delle rette dell’asilo nido.
Per fare alcuni esempi, le donne, allo stesso modo dei colleghi maschi, sono impegnate in prima linea in attività come quelle investigative di lotta alla corruzione e all’illegalità, così come sono attive nelle svariate funzioni di contrasto alla criminalità organizzata e all’attività di controllo del territorio, che può riguardare anche situazioni di soccorso alle popolazioni in fuga dai paesi in guerra.
A questo proposito mi vengono in mente le immagini del film Fuocoammare di Gianfranco Rosi, vincitore quest’anno del Leone d’oro a Berlino, che narrano, senza retorica, l'abnegazione di coloro, uomini e donne, che lavorano costantemente in emergenza e sperimentano ogni giorno la drammaticitá di vicende disperate nei mari di Lampedusa.
Tra le varie professionalità anche femminili ce ne sono alcune particolari, come quelle dei piloti di aeromobili, dei ruoli nei reparti operativi aeronavali, delle figure impegnate nel soccorso alpino e nel comparto cinofilo.
Tania Cagnotto
Poi ci sono le agoniste dello sport, attive nelle diverse specialità. Tra queste, ma non la sola a vantare risultati di livello internazionale, c’è Tania Cagnotto, la prima donna italiana ad avere conquistato una medaglia mondiale nei tuffi e titolare di 34 medaglie d’oro ai campionati mondiali ed europei, attualmente impegnata ad affrontare le olimpiadi di Rio in programma per il prossimo agosto 2016, e Dorothea Wierer, che si è aggiudicata 4 primi posti in Coppa del Mondo dal 2014 al 2016 nel pattinaggio su ghiaccio.
In ultimo, una curiosità che riguarda gli avanzamenti di carriera delle donne nelle Fiamme Gialle è che potranno raggiungere il grado di colonnello nel 2021 e quello di generale nel 2027, perché non è ancora intercorso il periodo sufficiente per indossare determinati gradi.
Insomma, da oggi, grazie ad un semplice e al tempo stesso potente strumento comunicativo come twitter, sarà possibile seguire “in diretta” una quota di realtà quotidiana anche della Guardia di Finanza.
E forse non è un caso se l’immagine dell’account ritrae un ragazzo e una ragazza in divisa in un momento di lavoro.
@PRODUZIONERISERVATA
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